I giorni passano, Giulia e sua sorella crescono e ogni giorno fanno nuove scoperte e conquiste.
La mamma, però, nota che ci sono alcune differenze nello sviluppo motorio delle bambine. Ad esempio, mentre A. riesce a sollevare la testa con facilità, Giulia ha notevole difficoltà nel farlo. Per questo motivo, durante l’incontro mensile con il fisioterapista D. per la plagiocefalia, la mamma gli chiede informazioni in merito, ma le viene risposto che, essendo la bambina nata prematura ed essendo soggetta a crisi epilettiche che ritardano lo sviluppo globale, bisogna dare ancora un po’ di tempo a Giulia prima di iniziare a preoccuparsi, visto che in alcuni neonati questa competenza viene raggiunta intorno ai sei mesi.
Arrivano finalmente le feste di Natale e la casa, allietata dalle “voci” delle gemelle, si riempie di suoni, colori e regali.
Ad inizio 2021 c’è però una brutta sorpresa. La mamma si accorge che le crisi di Giulia stanno di nuovo aumentando, ma che, soprattutto, sono cambiate nel loro manifestarsi. Questi episodi sono divenuti più brevi, con manifestazioni motorie e segni fisici diversi. I genitori scopriranno poi che Giulia ha iniziato a soffrire di spasmi infantili, un’altra tipologia di crisi epilettiche.
La mamma riesce a filmare questi spasmi ed inviare il breve video al Neuropsichiatra M. che, comprendendo subito la serietà della situazione, dice che vorrà vedere Giulia al più presto per una visita. Purtroppo, però, per qualche problema di comunicazione tra il medico e l’ufficio che prenota gli appuntamenti, Giulia sarà visitata soltanto il 25 gennaio, grazie all’insistenza dei genitori che, non vedendosi contattare dopo 2 settimane, sollecitano la visita, preoccupati per la salute della figlia.