Un’estate che continua

Nel mese di ottobre, anche grazie alla bella stagione, Giulia ne ha approfittato per stare all’aria aperta insieme alla sorellina. La vita della famiglia continua in maniera molto scandita con il lavoro per i genitori, l’asilo nido per le bambine e Giulia che intervalla il suo percorso scolastico con le varie terapie da fare durante la settimana e che le stanno dando un po’ di giovamento.

Verso metà ottobre, però, per Giulia e A. arriva il primo virus stagionale con tosse e raffreddore che le ha costrette a rimanere a casa per una settimana. Nel loro volto è sceso un velo di tristezza quando hanno capito che non sarebbero andate a giocare con i loro amichetti per qualche giorno. È arrivata anche un po’ di protesta espressa in modi diversi: A. tentando di aprire la porta di casa per uscire; Giulia, invece, cercando di muoversi strisciando verso la porta, manifestando il suo desiderio di uscire con vocalizzi e il suo dispiacere quando i genitori coccolandola le spiegavano che non sarebbero uscite finché non fossero guarite.

In questo periodo, inoltre, mamma e papà cominciano a pensare alla possibilità di organizzare la prima cena di beneficenza per l’associazione “GiuliaSmile” e iniziano a prendere i contatti per capire come possa essere realizzata. Subito però si rendono conto che è più complicato di quello che pensavano tra la ricerca di un posto adeguato, di qualcuno che possa cucinare e servire ai tavoli e preparare il menu. Si mettono quindi subito al lavoro per capire come muoversi, anche grazie all’aiuto di alcuni amici. Il loro desiderio sarebbe di fare la cena prima di Natale.

È bello vedere che intorno a Giulia inizia a esserci un fermento di affetto e solidarietà che nasce spontaneamente anche da persone che si avvicinano alla famiglia senza averla conosciuta prima e questo regala sicuramente grande energia, piacere e desiderio di condividere le gioie delle quotidianità e le piccole grandi conquiste di Giulia.