Una ventata di gioia e “rivoluzione familiare” arriva con il ritorno a casa della mamma e delle bambine, che avviene il 14 luglio.
Nei primi mesi la vita procede con giornate intense, piene di allegria e un po’ di fatica, scandite da coccole, latte, pannolini, risvegli notturni e pianti.
Il 1° settembre 2020, dato che Giulia ed A. sono nate premature, dai pediatri dell’ospedale Careggi di Firenze era stata programmata, per entrambe, una ecografia cerebrale per valutare lo sviluppo globale e il processo di chiusura delle fontanelle craniche. Durante la visita la dottoressa riscontra per le gemelle la presenza di plagiocefalia: nel loro caso c’era un appiattimento laterale del cranio dovuto alla posizione preferita durante il sonno. Viene deciso di fare una consulenza con le fisioterapiste dell’ospedale Careggi programmata per il 9 settembre. Durante questa visita, una fisioterapista, dopo aver valutato le bambine, consiglia di intraprendere un percorso fisioterapico-riabilitativo per correggere il dismorfismo del cranio delle gemelle. La dottoressa si offre di contattare dei suoi colleghi sul territorio di residenza della famiglia.
In quei giorni, succede anche che il papà, detto “babbo” in Toscana, e la mamma notano che Giulia, sporadicamente, dopo alcuni pasti, rigurgita in modo molto consistente. C’è un po’ di preoccupazione per questi eventi che vengono segnalati alla pediatra dell’epoca (in quel momento con incarico temporaneo).
Al babbo viene il sospetto che Giulia possa soffrire di crisi epilettiche, ma la diagnosi della pediatra D. riguardo ai grossi rigurgiti di Giulia è quella di reflusso gastrico (essendo le crisi epilettiche eventi molto rari in bambini così piccoli). La dottoressa afferma che il reflusso è abbastanza comune nei neonati e, per fortuna, facilmente risolvibile con uno sciroppo.
Giulia è una bambina serena e tranquilla, mangia con appetito, piange raramente, iniziando ad interagire con il mondo e regalando sorrisi luminosi che allargano il cuore di chi le vuole bene.
Il problema di Giulia sembra migliorare, anche se non scompare del tutto, lasciando un po’ di apprensione nei genitori e mantenendoli in allerta rispetto all’evoluzione della situazione.
Il 24 settembre Giulia ed A. iniziano un percorso fisioterapico, a cadenza mensile, per la plagiocefalia presso l’Asl di competenza.