Da lunedì 19 ottobre iniziano a presentarsi in modo più frequente ed evidente, rispetto alle settimane precedenti, episodi di rigurgito, abbinati a sguardo fisso, lacrimazione degli occhi, tremore al braccio destro, seguiti da disorientamento e sonnolenza.
Da giovedì 22 questi episodi diventano quotidiani e frequenti e la preoccupazione dei genitori è molto alta. La mamma cerca di riprendere Giulia con il cellulare durante questi “attacchi”, ma non è facile perché durano pochi secondi e, ormai, non sono più collegati all’assunzione del latte. Finalmente, la mattina seguente la mamma riesce a fare un breve video di questi episodi e mostrarlo alla nuova pediatra S. (che ha visto Giulia solo una volta). La dottoressa, comprensibilmente allarmata dalla situazione, decide di inviare Giulia con urgenza al Pronto Soccorso dell’Ospedale Meyer di Firenze.
Giunta in ospedale, a Giulia vengono fatti vari esami, tra cui l’elettroencefalogramma (EEG) durante il quale si presentano alcune “crisi”, che vengono identificate come crisi epilettiche.
Vista la situazione, dopo l’esito negativo del tampone per il Covid 19, mamma e figlia vengono ricoverate nel reparto di Neurologia Pediatrica del Meyer.
Iniziano così dei giorni molto intensi, pieni di preoccupazione, ansia e paura per la salute di Giulia e per il suo futuro.