Il 15 febbraio Giulia viene visitata presso l’Istituto Don Gnocchi di Firenze da un’equipe di neuropsichiatri specializzati nei ritardi di sviluppo psicomotorio dei neonati. Secondo la loro valutazione Giulia presenta un “ritardo globale dello sviluppo psicomotorio in quadro di epilessia scarsamente controllata”. Verranno anche suggeriti esercizi specifici per stimolare il più possibile la sua vista (ad esempio utilizzando oggetti ad alto contrasto e attività vis-a-vis).
Pur consapevoli della professionalità e disponibilità dei medici che stanno seguendo Giulia, la mamma e il babbo sono sempre più consci della rilevanza delle problematiche della loro figlia, e comprendono quanto sia necessario attivare tutte le strade e le risorse possibili per aiutarla a conquistare una “normalità”, che ogni giorno sembra sempre più difficile e faticosa.
Tristezza e speranza si alternano nel cuore e nei pensieri di chi vuole bene a Giulia e ognuno, a suo modo, cerca di portare un pensiero positivo, dato anche che risulta essere inconcepibile che la bambina, così piccola e indifesa, debba già lottare così tanto per vivere la sua quotidianità.