Il tempo passa tra paura e speranza

Il giorno 8 marzo la mamma incontra la Neuropsichiatra di riferimento sul territorio, Dott.ssa C., per farle conoscere il caso di Giulia. In questa occasione viene concordato per Giulia l’inizio di un percorso di riabilitazione a cadenza settimanale, che inizierà dopo qualche giorno con la fisioterapista B.

Le settimane passano e Giulia sembra, seppur con fatica, fare passi in avanti ottenendo piccole grandi conquiste, come il riuscire a sollevare la testa e addirittura mettersi prona e dormire in questa posizione. Queste “conquiste” Giulia le ottiene anche grazie al nuovo farmaco Sabril che sembra rallentare il numero di crisi. La mamma e il babbo cercano di stimolarla il più possibile e la seguono nei suoi progressi. Avere, però, contemporaneamente la gemella che è pienamente in pari (se non addirittura avanti) nelle tappe evolutive, non fa che evidenziare la differenza di sviluppo tra le bambine. Questo accentua la tristezza, la frustrazione e la preoccupazione per la situazione e per il futuro di Giulia.

Al contempo, la presenza della sorella regala ai genitori e a Giulia gioia e speranza, energia e fiducia. I continui stimoli che arrivano a Giulia dalla gemella possono essere linfa vitale per aiutarla nelle sue “battaglie” quotidiane.