Gli esami diagnostici e uno scenario difficile

Sabato 24 ottobre il Neuropsichiatra M. presenta alla mamma una situazione molto seria: Giulia sembra soffrire di crisi epilettiche, ma in una bambina così piccola è ancor più necessario individuarne la causa in modo da affrontare al meglio la situazione. Infatti, per prima cosa è fondamentale escludere le cause più gravi per queste crisi, come tumori o anomalie cerebrali, e per questo viene programmata per lunedì 26 ottobre una risonanza magnetica cerebrale; in base ai risultati di questo esame sarà possibile avere una situazione più definita a livello clinico.

Nel frattempo, dal pomeriggio di sabato 24 alla mattina di lunedì 26, Giulia viene monitorata in modo continuativo attraverso un EEG che indaga i cicli sonno/veglia, per individuare i momenti, la tipologia e la localizzazione delle crisi che colpiscono la bambina. Saranno due giorni molto faticosi per Giulia perché dovrà tenere applicati sulla testa e sul corpo molti elettrodi per circa 40 ore e, anche per questo, le sarà impedito di muoversi e relazionarsi con facilità con la mamma. Durante l’EEG continuato si presentano alcune crisi che vengono individuate nell’emisfero fronto-temporale sinistro.

Il pomeriggio di lunedì 26 ottobre viene effettuata la risonanza magnetica cerebrale, che darà, per fortuna, esito negativo. Giulia non presenta tumori o anomalie strutturali (se non un lieve assottigliamento del corpo calloso). Questa è sicuramente una buona notizia anche se, a causa dell’età, il cervello di Giulia è ancora in formazione e questo richiederà altre indagini strumentali future per indagarne lo sviluppo.

La mattina di martedì 27 viene fatta anche una visita cardiologica a Giulia, dato che, in alcuni casi, problemi cardiaci possono portare crisi epilettiche; quindi è necessario capire come funziona il cuore di Giulia. Per fortuna, la visita esclude qualsiasi problema cardiaco e questo indirizza ancor di più la diagnosi verso una problematica cerebrale come causa delle sue crisi.

Viene fatta anche una visita con l’Otorino per valutare la funzionalità dell’apparato respiratorio di Giulia. Anche in questo caso il controllo dà esito negativo: non ci sono anomalie strutturali.

Fin dal 24 ottobre il Neuropsichiatra M. decide una cura farmacologica per contrastare le crisi di Giulia. Viene usato lo sciroppo Tegretol (nel quale è presente il principio attivo della Carbamazepina).